Clamoroso in terza categoria: multe e squalifiche per lo striscione sulla tragedia di Cutro

BERGAMO – E’ passato decisamente in secondo piano il 5-1 con il quale il River Negrone ha battuto l’Athletic Brighela in un match valido per il campionato Terza categoria. Poco prima del fischio d’inizio del match, i giocatori della squadra ospite – molto attiva nel sociale – hanno fatto il loro ingresso in campo, nonostante non avessero avuto l’autorizzazione del direttore di gara che aveva negato l’introduzione e l’esposizione dello stesso, con uno striscione eloquente: “Cimitero Mediterraneo, basta morti in mare“, con chiaro riferimento anche al recente naufragio di Cutro che ha provocato la morte di 72 persone. 

Striscione in campo

Nonostante la mancata autorizzazione dell’arbitro del match, il capitano dell’Athletic Brighela ha deciso comunque di portare lo striscione in campo, facendolo esporre soltanto ai suoi compagni prima del fischio d’inizio del match. Come si vede poi dalla foto pubblicata nel post su Facebook dell’Athletic Brighela, gli avversari della River Negrone hanno rispettato la mancata autorizzazione dell’arbitro. Ecco perché, a seguito del comunicato, sono scattate multe e squalifiche per giocatori e club del Brighela.

Athletic Brighela multato per responsabilità oggettiva

Il club bergamasco è stato poi punito: multa di 550 euro per responsabilità oggettiva. Di seguito il referto dell’arbitro: “Prima dell’incontro, il capitano della società A.S.D. Athletic Brighela, sig. Pietro Rota, chiedeva al direttore di gara di essere autorizzato a introdurre ed esporre sul terreno di gioco uno striscione, a detta dello stesso non a contenuto politico – si legge nel comunicato – Di contro, l’Ufficiale di gara, non autorizzava la richiesta. Dopo aver regolarmente fatto ingresso sul terreno di gioco, al capitano dell’A.S.D. Athletic Brighela veniva consegnato il predetto striscione dai tesserati posizionatisi sulla propria panchina, non individuati a referto dall’arbitro. Lo striscione, a quel punto, veniva esposto al pubblico per una ventina di secondi da tutti i calciatori della citata società, ma non da quelli del’A.S.D. River Negrone, disattendendo così le indicazioni dell’Ufficiale di gara“. 

L’Athletic Brighela non ci sta

Ma non è tutto: il giudice sportivo ha comminato la squalifica per circa un mese del il dirigente accompagnatore della squadra e del capitano dell’Athletic Brighela. La società ha però esternato il proprio punto di vista con un post sui social: “Il pomeriggio è cominciato rimarcando la posizione dell’Athletic Brighéla e della squadra River Negrone sulle questioni umane che da troppo stanno caratterizzando il nostro paese in modo negativo – si legge – Dopo quella che i nostri politici seguitano a chiamare “tragedia” ed è invece risultato di scelte ben precise, ribadiamo che noi non ci stiamo. BASTA MORTI IN MARE! BASTA INDIFFERENZA!”. Un messaggio forte e chiaro che anche il mondo dello sport e nello specifico i ragazzi dell’Athletic Brighela hanno voluto inviare all’Italia e a chi dovrebbe avere la giusta attenzione su tutto questo…


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